Prodotti per pelli sensibili e atopiche: considerazioni CPSR sulle formulazioni ad alto rischio

Un’ampia percentuale di persone soffre di pelle sensibile o atopica e la richiesta di prodotti delicati e rispettosi della pelle è in aumento. Oltre al comfort e all’idratazione, le persone vogliono essere sicure che i prodotti che utilizzano non causino reazioni allergiche, arrossamenti o irritazioni. I prodotti per pelli sensibili sono quindi sottoposti a un esame più approfondito da parte dell’industria cosmetica.

Questo pone i produttori di fronte a opportunità e responsabilità. La difficoltà sta nel creare formule che rispettino le severe normative europee sui cosmetici e che al contempo supportino realmente la barriera cutanea. Quando si tratta di pelle sensibile, non c’è spazio per gli errori, quindi ogni ingrediente, dichiarazione e test è più importante che mai.

Pelle sensibile e atopica nei cosmetici

La pelle sensibile, termine generale utilizzato dai consumatori, è spesso caratterizzata da arrossamenti, pizzicori o sensazioni di bruciore in risposta a determinate sostanze, fattori ambientali o anche routine di cura di base. Si tratta di una nicchia di mercato valida e in crescita, anche se non è considerata una condizione medica. I cosmetici per la pelle sensibile devono quindi avere proprietà lenitive, ridurre le sostanze irritanti ed eliminare gli allergeni non necessari. D’altra parte, la pelle atopica si riferisce alla pelle soggetta a dermatite atopica, una condizione infiammatoria cronica. In questo caso, è molto importante distinguere tra cure mediche e cosmetiche.

Cura fai da te per la pelle sensibile e sicurezza CPSR

I cosmetici possono aiutare nella cura quotidiana della pelle atopica proteggendo la barriera cutanea e mantenendo la pelle idratata, ma non possono trattare o curare la dermatite atopica stessa. Questo confine separa un prodotto cosmetico conforme da un prodotto medicinale ai sensi della legislazione europea. L’importanza di questa distinzione non può essere sottolineata oltre. I prodotti pensati per i clienti con pelle atopica devono essere di natura cosmetica e supportati da una comunicazione onesta e aperta, anche se i clienti sono alla ricerca di modi per curare la loro pelle secca, il prurito o il disagio. Oltre a garantire la conformità alle normative, questo assicura la credibilità e la fiducia di un segmento particolarmente sensibile della clientela.

Rilevanza del mercato e crescita della domanda

Secondo i dati del settore, oltre il 50% dei nuovi prodotti in specifiche categorie di prodotti per la cura della pelle sono destinati alla cura della pelle sensibile. Sulle confezioni compaiono spesso claim come “ipoallergenico”, “senza profumo” e “adatto alla pelle sensibile”, a dimostrazione di quanto sia diventato competitivo il mercato. La necessità di soluzioni personalizzate è ulteriormente supportata dalla crescente incidenza della pelle atopica, in parte attribuita agli stili di vita urbani e alla crescente incidenza di allergie.

Questa tendenza è determinata sia dai consumatori che dalla regolamentazione. Poiché i gruppi vulnerabili hanno maggiori probabilità di essere ingannati, le autorità monitorano attentamente le affermazioni in questo settore. I marchi rischiano di veder ritirati i loro prodotti dal mercato, di essere multati e di veder danneggiata la loro reputazione se non sono in grado di comprovare le loro affermazioni o se confondono cosmetici e farmaci.

Quadro normativo dell’UE: dove si inserisce il CPSR

Ogni prodotto cosmetico immesso sul mercato dell’UE deve essere supportato da una relazione sulla sicurezza del prodotto cosmetico (CPSR) in conformità al Regolamento (CE) n. 1223/2009. Il CPSR non è una formalità, ma è la spina dorsale della conformità e della protezione dei consumatori.

  • La Parte A: Informazioni sulla sicurezza dei prodotti cosmetici contiene la composizione qualitativa e quantitativa completa, le specifiche delle materie prime, le impurità e le tracce, la qualità microbiologica, la compatibilità dell’imballaggio e i profili tossicologici di ogni ingrediente.
  • La Parte B: Valutazione della sicurezza dei prodotti cosmetici è preparata da un valutatore di sicurezza qualificato. Valuta i dati sulla sicurezza, calcola i margini di sicurezza (MoS) e conclude in quali condizioni il prodotto può essere considerato sicuro.

Per le categorie ad alto rischio, come la pelle sensibile e atopica, i revisori dovranno utilizzare ipotesi più conservative. Ciò significa soglie di esposizione agli allergeni più basse, requisiti di test microbiologici più severi e un esame più approfondito di conservanti e fragranze. Il CPSR diventa la base di prova non solo per le autorità di regolamentazione, ma anche per le indicazioni di marketing.

Indicazioni per la pelle sensibile e atopica

Ipoallergenico: promessa contro realtà

Sebbene “ipoallergenico” sia un termine di marketing forte, ha anche implicazioni legali. Sebbene non sia definito ufficialmente nell’UE, suggerisce che il prodotto è realizzato per ridurre il rischio di reazioni allergiche. A sostegno di ciò, i marchi dovrebbero offrire quanto segue:

Prova che gli allergeni ad alto rischio sono stati ridotti o eliminati. Che ci sono pochi effetti collaterali, come dimostrato da test clinici o dermatologici. Che i dati e le affermazioni scientifiche siano veritiere. È importante ricordare che “ipoallergenico” non equivale a “privo di allergie”. I marchi devono comunicare con attenzione per evitare di fuorviare i clienti. Dermatologicamente testato Spesso si usa anche l’espressione “dermatologicamente testato”. Questo dovrebbe essere supportato da ricerche appropriate, come patch test o Human Repeat Insult Patch Test(HRIPT), eseguiti sul prodotto finito sotto controllo dermatologico. Il fascicolo informativo del prodotto (PIF) dovrebbe includere le procedure e i risultati dello studio. Senza documentazione di supporto, l’indicazione non è conforme. Rimanere sul lato cosmetico Quando i cosmetici entrano nel campo della medicina, si verificano gli errori di conformità più comuni. I prodotti con indicazioni come “curare l’eczema”, “curare la dermatite” o “prevenire le infiammazioni” sono considerati medicinali. Le indicazioni “aiuta a mantenere l’idratazione”, “supporta la barriera cutanea” o “adatto alla pelle atopica” sono alternative accettabili. Queste affermazioni devono essere motivate, ma devono rientrare nei limiti dell’estetica. Considerazioni del CPSR sulle formulazioni ad alto rischio Ingredienti da tenere d’occhio Le formulazioni sensibili o soggette a reazioni atopiche devono essere tenute in maggiore considerazione:

Allergeni nelle fragranze: l’Unione Europea richiede l’etichettatura degli allergeni presenti nelle fragranze che superano lo 0,001% nei prodotti da lasciare e lo 0,01% nei prodotti da risciacquare. L’elenco degli allergeni è stato ampliato dall’aggiornamento normativo del 2023, il che significa che ora devono essere elencati più composti.

Conservanti: Anche se i consumatori preferiscono prodotti con pochi o nessun conservante, la sicurezza microbiologica non deve essere compromessa. È indispensabile effettuare dei challenge test.

Irritanti e stimolatori di penetrazione: nei prodotti ad alto rischio, evita di utilizzare tensioattivi aggressivi, acidi forti o stimolatori di penetrazione, perché possono destabilizzare la barriera.

Valutazioni di sicurezza e margini di sicurezza

I valutatori della sicurezza possono utilizzare soglie più basse per questi gruppi per tenere conto delle barriere cutanee indebolite. I tassi di assorbimento più elevati e l’esposizione cumulativa a diversi prodotti vengono presi in considerazione nel calcolo dei margini di sicurezza (MoS). I bambini e altri gruppi speciali necessitano di valutazioni ancora più rigorose.

Qualità microbiologica e confezionamento

Il confezionamento è essenziale per ridurre al minimo il contenuto di conservanti. Dosaggi unitari, pompe e dispenser airless possono ridurre il rischio di contaminazione. Per mantenere la qualità microbiologica, le CPSR devono descrivere il modo in cui la formulazione e il confezionamento sono allineati.

Formulazione per pelli sensibili e atopiche

Scelta dei tensioattivi

I detergenti costituiscono la base di qualsiasi regime di cura della pelle, ma possono anche essere una delle principali cause di irritazione nelle persone con pelle sensibile o atopica. Sebbene i tensioattivi convenzionali a base di solfati siano efficaci nel rimuovere l’olio e lo sporco, impoveriscono anche le proteine e i lipidi essenziali, indebolendo la barriera. Questa perdita di protezione può causare arrossamenti, secchezza e disagio cronico in una pelle già fragile.

I formulatori utilizzano sempre più spesso tensioattivi non ionici e anfoteri per ridurre questi rischi. Detergendo senza alterare inutilmente la matrice lipidica naturale, questi sostituti più blandi mantengono la pelle idratata e più forte. Producono detergenti che bilanciano la tolleranza e l’efficacia quando vengono combinati con agenti condizionanti e principi attivi che supportano la barriera. Il risultato è un approccio strategico alla formulazione che tiene conto della fisiologia della pelle sensibile, anziché limitarsi a una “pulizia delicata”.

Inoltre, i tensioattivi di questa categoria sono spesso adattati a texture cremose e poco schiumogene. Sebbene queste consistenze non siano così evidenti come quelle dei detergenti schiumogeni, offrono un senso di comfort e morbidezza, proprietà che i consumatori con pelle sensibile si aspettano.

Equilibrio tra emollienti, bagnanti e occlusivi

Per le pelli sensibili e atopiche, le creme idratanti devono offrire qualcosa di più di un temporaneo senso di tranquillità. Devono idratare per tutto il giorno, migliorare la funzione barriera e ripristinare il comfort. Per ottenere questo risultato, gli emollienti, gli umettanti e gli occlusivi devono essere attentamente bilanciati, poiché ognuno di essi ha una funzione complementare.

Gli emollienti migliorano la morbidezza tattile, riempiono le microfratture e levigano la superficie della pelle. L’acqua viene attirata nello strato corneo da umettanti come la glicerina e l’acido ialuronico, che rimpolpano la pelle e riducono la sensazione di tensione. Il burro di karité e il petrolato sono esempi di agenti occlusivi che formano una barriera che trattiene l’umidità e protegge dagli agenti irritanti esterni. Quando questi tre ingredienti sono ben bilanciati, il prodotto rafforza attivamente le difese della pelle e fornisce idratazione.

Questo equilibrio è particolarmente importante per la pelle soggetta a reazioni atopiche. Secondo la ricerca scientifica, una delle caratteristiche principali della dermatite atopica è l’alterazione della funzione barriera. Una crema idratante contenente questi tre ingredienti può aiutare nella cura quotidiana riducendo la secchezza e mantenendo la resistenza ai fattori ambientali, anche se i cosmetici non possono curare la condizione.

Tendenze del “free from” e del minimalismo

Oltre alla scienza alla base della formulazione, anche la psicologia del consumatore è un fattore importante. Molte persone con pelle sensibile o atopica evitano naturalmente i prodotti con lunghe liste di ingredienti, ritenendoli pericolosi. Per questo motivo, dichiarazioni come “senza”, ad esempio “senza profumo”, “senza alcol” o “senza coloranti” sono diventate importanti indicatori di sicurezza.

Gli enti regolatori avvertono che il termine “free from” di per sé non è indice di tolleranza, ma il conforto emotivo che offre non può essere ignorato. Per ragioni simili, le formule minimaliste, che contengono solo ingredienti essenziali, stanno diventando sempre più popolari. Non solo soddisfano la crescente esigenza dei consumatori di avere prodotti di bellezza più “puliti” e semplici, ma riducono anche le potenziali cause di irritazione.

I marchi devono affrontare due sfide. In primo luogo, devono assicurarsi che la stabilità e la durata del prodotto non vengano compromesse dal minimalismo. In secondo luogo, devono spiegare apertamente queste decisioni e collegarle alle prove scientifiche. Se realizzata in modo efficace in un mercato competitivo, questa combinazione di comunicazione chiara e formulazione semplificata crea una forte fiducia nei clienti.

Sostituire le affermazioni con le prove

Patch test dermatologici e HRIPT

I patch test sono spesso il primo passo per dimostrare la tolleranza e le indicazioni sui cosmetici nell’UE devono essere supportate da dati scientifici affidabili. In un patch test dermatologico, la pelle di un volontario viene ricoperta da piccole quantità di prodotto alla ricerca di sintomi di irritazione, arrossamento o prurito. I risultati forniscono una conferma fondamentale del fatto che è improbabile che il prodotto provochi effetti collaterali nelle normali condizioni d’uso. Gli Human Repeat Insult Patch Test (HRIPT), in cui i partecipanti vengono esposti ripetutamente al prodotto per un certo periodo di tempo, offrono una valutazione più approfondita identificando una possibile sensibilizzazione che si manifesta solo dopo un uso cumulativo.

In combinazione, queste tecniche forniscono informazioni immediate e a lungo termine sul profilo di sicurezza di un prodotto. I risultati dell’HRIPT sono particolarmente importanti per le categorie ad alto rischio, come i prodotti per pelli sensibili e atopiche, in quanto dimostrano che la formula è ben tollerata anche dopo un’esposizione ripetuta. Oltre a promuovere la conformità normativa, l’aggiunta di questi studi al Product Information File (PIF) fornisce ai marchi prove solide a sostegno delle loro affermazioni in caso di contestazione.

Prick test e valutazioni strumentali

I clienti con pelle sensibile spesso riferiscono sensazioni soggettive come bruciore o bruciore, oltre all’evidente irritazione. Nei test di prickling, i prodotti vengono applicati in condizioni attentamente controllate a volontari con pelle sensibile dichiarata per registrare in modo specifico queste reazioni. I risultati forniscono una prospettiva chiara che i patch test non sono in grado di fornire, consentendo ai marchi di avvalorare affermazioni come “adatto alla pelle sensibile” con dati reali e rilevanti per i consumatori.

Le valutazioni strumentali forniscono un grado di legittimità imparziale. Le prestazioni fisiologiche di un prodotto possono essere dimostrate attraverso la misurazione dell’indice di eritema, della perdita di acqua transepidermica (TEWL), dei livelli di idratazione e dei tassi di riparazione della barriera cutanea. Ad esempio, una crema idratante può legittimamente affermare di supportare la funzione barriera se riduce significativamente la TEWL. I marchi possono evitare il rischio che il linguaggio del marketing venga respinto come non comprovato integrando prove soggettive, cliniche e strumentali per fornire una solida base scientifica alle affermazioni sulla pelle sensibile.

Etichettatura e comunicazione al consumatore

Un’etichettatura trasparente e conforme non è solo un requisito legale, ma anche un modo per ispirare fiducia. Le attuali normative sull’etichettatura degli allergeni richiedono che gli elenchi INCI siano accurati e aggiornati. Gli allergeni che superano i valori soglia devono essere elencati separatamente.

Anche la formulazione delle confezioni e dei materiali promozionali è fondamentale. La fiducia dei consumatori viene danneggiata e la compliance viene compromessa quando i risultati medici vengono promessi in modo eccessivo o implicito. I marchi dovrebbero invece privilegiare la veridicità, la chiarezza e la validazione scientifica.

Domande frequenti (FAQ)

V1. La dermatite atopica può essere trattata con i cosmetici?

No. La dermatite atopica non può essere prevenuta, trattata o curata con i cosmetici. I cosmetici possono solo essere pubblicizzati come adatti alla pelle soggetta ad acne atopica.

V2. Cosa si intende per “ipoallergenico”?

Ciò significa che ci sono meno possibilità di reazioni allergiche. Per poterlo utilizzare, devi dimostrare di aver scelto con cura gli ingredienti e di avere poche reazioni.

V3. Come posso dimostrare che qualcosa è “dermatologicamente testato”?

I risultati degli studi patch o HRIPT controllati da un dermatologo sono inclusi nel PIF.

V4. È necessario un CPSR separato per ogni variante di prodotto?

Sì. Qualsiasi cambiamento nella formula (fragranza, colore, ingredienti attivi) richiede un CPSR diverso.

V5. Quali regole si applicano all’etichettatura degli allergeni?

Al di sopra delle soglie dello 0,01% per i prodotti da risciacquo e dello 0,001% per i prodotti non da risciacquo, gli allergeni delle fragranze devono essere elencati. L’elenco degli allergeni da dichiarare è stato ampliato nell’aggiornamento del 2023.

V6. I prodotti per pelli sensibili sono necessariamente più sicuri?

Non sempre. È necessario seguire la stessa procedura CPSR e il monitoraggio dei consumatori, la progettazione della formulazione e le prove determinano la sicurezza.

V7. Quali test supportano l’affermazione che il prodotto è “adatto alla pelle sensibile”?

Il supporto può essere ottenuto da test di percezione del consumatore, misurazioni della TEWL, test di eccitazione e studi di tolleranza dermatologica.

Conclusione

Bisogna prestare molta attenzione quando si creano cosmetici per pelli atopiche o sensibili. Questi prodotti devono ispirare fiducia, offrire comfort e mantenere la funzione di barriera della pelle, senza allontanarsi troppo dal mondo farmaceutico. Una comunicazione onesta, un’attenta selezione degli ingredienti e considerazioni sulla sicurezza sono i primi passi per trovare questo equilibrio.

Per gli amanti del fai-da-te, questo significa scegliere ingredienti di base delicati e rispettosi della pelle, utilizzare oli e burri di alta qualità e testare attentamente le tue creazioni. L’obiettivo di un prodotto ben fatto per la pelle sensibile è quello di dare fiducia alle persone nei prodotti che usano ogni giorno, non solo una consistenza lenitiva. YouWish offre gli ingredienti cosmetici e i consigli necessari per creare formule sicure e delicate. Grazie alla nostra selezione di oli naturali nutrienti e di ingredienti di base privi di profumo, potrai dare sfogo alla tua creatività realizzando prodotti di alta qualità. Sfoglia subito la nostra collezione e crea dei prodotti per la cura della tua pelle che siano davvero efficaci.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *